Quando decade un finanziamento non pagato: i termini per la finanziaria per riscuotere le rate del prestito.
24 Luglio 2018
Diversi anni fa avevi bisogno di un prestito in denaro. Dopo aver confrontato le varie offerte presenti sul mercato, hai trovato conveniente, più di una banca, rivolgerti a una finanziaria che ha uno sportello nella tua stessa città. In breve tempo hai ottenuto il via libera alla pratica. Si è trattato di un’istruttoria molto veloce: ti è bastato presentare il contratto di lavoro, la busta paga e la carta d’identità. Dopo però qualche mese non sei stato più nella condizione di pagare perché il tuo capo ha pensato bene di ridurti l’orario di lavoro. Così ti sono arrivate le prime lettere di sollecito. Sono seguite le telefonate di un call center e, infine, la raccomandata di uno studio legale a firma dell’avvocato. Da allora però tutto si è messo di nuovo a tacere e non hai più avuto notizie del creditore. Che stia preparando una citazione in tribunale oppure si è solo dimenticato di te e ha preferito lasciarti stare? Nel frattempo hai una sola certezza: il tempo gioca a tuo favore. E questo perché, dopo un po’, scatterà la prescrizione. Ma quali sono esattamente i termini entro cui il debito “scade”? Di tanto ci occuperemo nei paragrafi seguenti. Ti spiegheremo, più in particolare, quando un finanziamento va in prescrizione e fino a quando c’è da preoccuparsi che possa arrivare un decreto ingiuntivo.
Finanziamento non pagato: cosa può succedere?
Prima ancora di chiederti quando un finanziamento va in prescrizione, vorrai di certo sapere cosa può fare il creditore se non paghi. La risposta è molto semplice. A differenza del contratto di mutuo firmato con la banca in presenza di un notaio, qui non siamo dinanzi a un “titolo esecutivo”. In altri termini il contratto che hai firmato con la finanziaria è una semplice scrittura privata, che non può autorizzare quest’ultima ad avviare un pignoramento senza prima essere passata dal tribunale.
La banca, invece, quando ha un mutuo tra le mani, ha gli stessi poteri che vengono riconosciuti a chi ha una sentenza di un giudice: può cioè notificarti un atto di precetto e poi avviare l’esecuzione forzata.
Torniamo alla finanziaria. Se non paghi una o più rate, la società ti manderà uno o più solleciti. Quelli con lettera semplice non hanno valore anche se, in teoria, non ci sarebbe bisogno della raccomandata per agire in tribunale. Ma nessuno ormai ama le aule giudiziarie e tutti i mezzi sono buoni per ottenere l’adempimento. Dopo la diffida, potrebbero arrivare le telefonate del call center. Gli operatori ti faranno credere che sei sul punto di subire un’esproprio o l’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Ma così non è. Difatti, prima del pignoramento, la finanziaria dovrà notificarti o un atto di citazione – dando così vita a una causa – oppure un decreto ingiuntivo (soluzione quest’ultima molto più probabile).
Attenzione: se hai chiesto un prestito personale, ossia estraneo all’attività professionale o commerciale, il giudice competente ad emettere il decreto ingiuntivo deve essere quello della tua città. Diversamente il decreto può essere impugnato.
Una volta ricevuto il decreto ingiuntivo hai 40 giorni di tempo per contestarlo, se ritieni di farlo e ci sono valide ragioni. In caso contrario, l’ordine del giudice diventa definitivo. In quest’ultimo caso, il creditore potrà avviare nei tuoi confronti un pignoramento. A seconda dell’entità del credito potrebbe ritenere più conveniente il pignoramento dello stipendio o della pensione, il pignoramento mobiliare o dell’automobile. Solo per crediti di diverse migliaia di euro sarà conveniente un pignoramento immobiliare.
Se invece farai opposizione al decreto ingiuntivo – dovrai però valerti di un avvocato – si aprirà un giudizio nel quale il creditore dovrà dimostrare il tuo credito e tu le ragioni di contestazione. Il fatto di sollevare l’opposizione non implica che il decreto sia sospeso automaticamente: il giudice infatti potrebbe concedere la provvisoria esecuzione già alla prima udienza se i vizi da te evidenziati sono apparsi poco fondati.
Finanziamento non pagato: quando si prescrive?
Vediamo ora quali sono i termini di prescrizione di un finanziamento. Dovremo applicare le stesse regole che valgono per il mutuo: non c’è una prescrizione unica su tutto il credito, ma una autonoma per ogni singola rata. In pratica, non otterrai la prescrizione dell’intero finanziamento in un’unica volta ma, mese per mese, delle rate che lo compongono. Ciascuna di esse, infatti, è come se fosse un autonomo credito e quindi dotata di una propria prescrizione. Il termine però è uguale per tutte le rate. E questo termine è di dieci anni.
In pratica, per stabilire quando si prescrive il finanziamento non pagato devi contare 10 anni dalla scadenza della prima rata e verificare se, nel tempo intermedio, hai ricevuto un sollecito di pagamento. Se nulla ti è arrivato, ti sarai liberato della specifica rata (la prima, appunto) ma non di tutte le altre. Se invece ti è arrivato un sollecito con raccomandata a/r, i dieci anni iniziano a calcolarsi dall’ultima di tali diffide.
Dovrai ripetere l’operazione per ogni singola rata per poterti dire completamente libero dal debito.
Spero che ora ti sia chiaro il termine di prescrizione del finanziamento. Ma se così non fosse, considera queste ultime precisazioni. Quando i crediti devono essere pagati in un’unica volta, la prescrizione dell’intero credito decorre dalla data di scadenza del pagamento. Ad esempio se una persona acquista un’auto da pagare, in un’unica soluzione, entro il 31 dicembre 2017, la prescrizione – che è di 10 anni – si realizza il 1° gennaio 2028. Quando invece si tratta di bollette o rate del mutuo o altri pagamenti da eseguire a cadenze periodiche, la prescrizione non è unica, ma diversa per ciascuna singola rata. In particolare, alla scadenza di ciascuna rata inizia a decorre una nuova prescrizione per quello specifico importo. Ad esempio, un mutuo da corrispondere in 120 rate non si prescriverà tutto nello stesso giorno ma ci saranno 120 date di prescrizione diverse, una per ogni rata. Come dire che ogni rata ha la sua prescrizione (pur sempre di 10 anni).
Fonte: https://www.laleggepertutti.it/223531_quando-un-finanziamento-va-in-prescrizione