Quali sono le ultime novità in tema di scontrino elettronico? Vediamo insieme per quali categorie vale, quali sono i costi, chi è esentato e le eccezioni.

13/02/2020

Come funziona lo scontrino elettronico

Dal 1 luglio 2019 è scattato l’obbligo dello scontrino elettronico per le imprese con volume d’affari superiore a 400 mila euro annui, escluso quanto iniziato nel 2019 stesso, ora obbligatorio per tutte le attività con le relative eccezioni in seguito descritte. Dal 1 luglio 2020 scatta invece anche la lotteria degli scontrini.

Lo scontrino elettronico sostituisce quello cartaceo e implica la trasmissione giornaliera, per via telematica, dei dati sugli incassi ai fini fiscali.

Sanzioni scontrino elettronico: moratoria fino a giugno 2020

Con il decreto Crescita si è stabilita la sospensione delle sanzioni per i commercianti obbligati all’emissione dello scontrino elettronico fino a giungo 2020. Non cambia però l’obbligo alla trasmissione giornaliera dei dati.

Scontrino elettronico, niente più obbligo per il regime forfettario

L’obbligo previsto di emissione dello scontrino elettronico anche per chi gode del regime forfettario a partita Iva è rientrato. Chi quindi vede applicarsi la flat tax del 15% è esonerato e può invece emettere una fattura ordinaria o semplificata immediata per importi inferiori a 400 euro.

Chi sono gli esonerati dall’obbligo di emissione di scontrino elettronico?

Oltre alla categoria delle partite Iva a regime forfettario, tra gli esonerati dall’emissione dello scontrino elettronico si contano anche tabaccai, giornalai, venditori di prodotti agricoli, chi presta servizi di telecomunicazione, radiodiffusione e di trasporto pubblico di persone e veicoli e i soggetti che effettuano operazioni marginali, gestori delle lampade votive cimiteriali, distributori di carburante.

Scontrino elettronico errato, come fare?

In caso di trasmissione errata dei corrispettivi occorre seguire la seguente procedura:

  • accedere al portale Fatture e Corrispettivi;
  • andare alla sezione “Monitoraggio delle ricevute dei file trasmessi” dell’area di Consultazione;
  • accedere a “Ricevute file corrispettivi telematici”;
  • individuare la trasmissione errata;
  • cliccare sulla casella “Trasmissione anomala”;
  • compilare il campo “Motivazione”.

Cosa deve contenere lo scontrino elettronico

Quali informazioni deve contenere lo scontrino elettronico? Gli esercenti potranno generare un documento commerciale che sostituisce lo scontrino cartaceo, e che deve contenere i seguenti dati obbligatori:

  • data e ora di emissione;
  • numero progressivo;
  • ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, dell’emittente;
  • numero di partita IVA dell’emittente;
  • ubicazione dell’esercizio;
  • descrizione dei beni ceduti e dei servizi resi; per i prodotti medicinali in luogo della descrizione può essere indicato il numero di autorizzazione alla loro immissione in commercio (AIC);
  • ammontare del corrispettivo complessivo e di quello pagato.

Scontrino elettronico, come funziona per il cliente

Con l’avvento dello scontrino elettronico cosa cambia per il cliente? Questi riceverà un documento non fiscale ma che resta valido per garanzie e resi e potrà essere rilasciato in cartaceo o via mail. La parte valida per le detrazioni fiscali sarà invece memorizzata direttamente dall’Agenzia delle Entrate. La richiesta del documento cartaceo dal solo valore commerciale e non fiscale va fatta in fase d’acquisto, non in un secondo momento. Il vantaggio per i clienti è quello di avere in forma digitale una garanzia sull’acquisto e la memorizzazione immediata dei dati della detrazione, senza obbligo di conservare nessun documento.

Scontrino elettronico, lotteria degli scontrini e codice fiscale

L’inclusione del codice fiscale nello scontrino elettronico è necessaria per la partecipazione del cliente alla cosiddetta lotteria degli scontrini, partita dal 1 gennaio 2020. Per favorire l’adesione dei commercianti è previsto uno sconto del 50% sull’acquisto del registratore di cassa per lo scontrino elettronico.

Scontrino elettronico e fattura elettronica, le differenze

Che differenza c’è tra scontrino elettronico e fattura elettronica? Le due cose ovviamente non coincidono: lo scontrino elettronico va a sostituire lo scontrino cartaceo (e si aggiunge eventualmente al documento commerciale) mentre la fattura elettronica resta obbligatoria, quando richiesta dal cliente, per le ragioni fiscali di quest’ultimo.

Costi dello scontrino elettronico

Quanto costa agli esercenti lo scontrino elettronico?  Nel conteggio vanno inclusi il costo del registratore di cassa apposito, che si aggira sui 500 euro, i costi di formazione per imparare ad utilizzarlo e quelli della connessione a internet che si rende necessaria.

Scontrino elettronico, quali app sono disponibili

Per l’emissione dello scontrino elettronico occorre seguire un’apposita procedura web predisposta dall’Agenzia delle Entrate. Lo si può fare più comodamente scaricando apposite applicazioni, anche gratuite. Tra le migliori:

  • FatturAE, compatibile con Android e iOs
  • App Cassa Fiscale per iPad
  • SiScontrino, che consente l’emissione di scontrini con aliquote Iva differenti
  • TicketApp Express dedicata alle micro imprese e start up
  • Si segnala poi il registratore di cassa fornito da Buffetti (Qui Scontrino Bufffetti) e da Aruba

Agenzia delle Entrate, area dedicata allo scontrino elettronico

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate un’apposita area è dedicata a tutte le info sullo scontrino elettronico: si trova qui.

Fonte articolo: sito web idealista.it del 12/02/2020, autore Redazione, url https://www.idealista.it/news/finanza/economia/2020/02/12/138418-scontrino-elettronico-2020-come-funziona-quanto-costa-e-chi-e-esonerato

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