Cos’è e come funziona il saldo e stralcio: proroga, pagamento, accettazione del debito e novazione.

15/06/2020

Quando si parla di saldo e stralcio ci si riferisce non solo ai debiti di natura fiscale, contratti magari con l’Agenzia delle Entrate o con il Comune e per i quali sono state inviate le famigerate cartelle esattoriali. Il concetto di saldo e stralcio si adatta a qualsiasi tipo di pagamento, anche quelli nei confronti dei privati.

Non tutti però sanno cos’è un pagamento a saldo e stralcio, sicché corre l’obbligo di fornire qualche chiarimento pratico in proposito. 

Qui di seguito, spiegheremo pertanto cosa si intende per saldo e stralcio, come chiederlo, di quante rate si compone e cosa comporta ai fini della liberazione da ogni obbligo. Ma procediamo con ordine.

Indice

  • 1 Cos’è il saldo e stralcio?
  • 2 Quando si ha un pagamento a saldo e stralcio?
  • 3 Come si presenta una richiesta di pagamento a saldo e stralcio?
  • 4 Formula facsimile richiesta saldo e stralcio
  • 5 Differenza tra saldo e stralcio e pagamento a rate
  • 6 Cosa succede dopo l’accettazione di pagamento a saldo e stralcio?
  • 7 Come difendersi da un saldo e stralcio
    • 7.1 Come il creditore si difende da un saldo e stralcio
    • 7.2 Come il debitore si difende da un saldo e stralcio

Cos’è il saldo e stralcio?

Con la locuzione saldo e stralcio ci si riferisce a un pagamento forfettario, inferiore rispetto all’importo dovuto, volto però a chiudere definitivamente la pendenza tra un creditore e un debitore. Un esempio pratico chiarirà la questione meglio di mille parole.

Mattia ha un debito con Antonio di 1.200 euro per un contratto non adempiuto. Mattia non ha i soldi per pagare e così, dopo numerosi solleciti di Antonio tutti andati a vuoto, gli propone un pagamento di 900 euro comprensivi anche di interessi. Antonio, che ben sa che se dovesse agire in tribunale contro Mattia dovrebbe pagare al proprio avvocato ben più di 300 euro (quanti ne chiede Mattia a titolo di sconto), decide di accettare la proposta. 

Perché mai, nel nostro esempio, Antonio decide di rinunciare parzialmente alle proprie ragioni? I motivi sono due. Il primo è di carattere economico. Antonio sa che, se dovesse agire in giudizio contro Mattia, il giudice, oltre a condannare quest’ultimo a pagargli tutti i 1.200 euro, gli imporrà di restituire anche le spese legali sostenute per la causa, ma sa anche che Mattia è pressoché nullatenente e una eventuale sentenza potrà essere difficilmente “portata all’incasso”. 

Il secondo è di carattere pratico. Antonio sa che i tempi del processo civile, seppur nella forma abbreviata del decreto ingiuntivo, non sono quasi mai più brevi di un anno e, in questo frangente, può succedere di tutto. Sicché seppur a malincuore, accetta l’offerta del debitore.

Dunque, un pagamento a saldo e stralcio è un pagamento à forfait, concordato con il creditore, che cancella parte del debito. 

Quando si ha un pagamento a saldo e stralcio?

La legge non disciplina il pagamento a saldo e stralcio se non quando parla di transazione. La transazione è un contratto che, tramite reciproche rinunce, pone fine a una controversia o ne previene il formarsi. Il saldo e stralcio non è altro che un nuovo accordo, che sostituisce quello vecchio (non adempiuto) con lo scopo di scongiurare lo scontro in giudizio. Qui, le «reciproche concessioni» sono chiare: da un lato il creditore rinuncia a parte del proprio diritto e, quindi, ai soldi che gli sono dovuti; dall’altro lato il debitore rinuncia ad eventuali opposizioni o anche a resistenze passive in caso di pignoramento. 

Non ci sono ragioni o motivazioni specifiche per cui presentare una richiesta di saldo e stralcio al creditore: lo si può fare perché non si hanno tutti i soldi per pagare a causa di una difficoltà economica o perché sono state sollevate contestazioni sulla qualità della prestazione sicché se ne contesta il prezzo.

Né esistono norme che impongano al creditore di accettare la proposta di saldo e stralcio avanzata dal debitore, ben potendo questi – pur conoscendo l’incertezza dell’azione giudiziale – procedere per le vie legali per l’intero importo originariamente vantato.

Come si presenta una richiesta di pagamento a saldo e stralcio?

Non ci sono modalità per cui presentare una richiesta di pagamento di saldo e stralcio. Di certo, statisticamente, la domanda viene di solito avanzata dal debitore piuttosto che dal creditore, anche se nulla esclude che possa avvenire il contrario.

Tuttavia, è bene prestare attenzione a un dettaglio non da poco: la richiesta del debitore di pagamento a saldo e stralcio costituisce una tacita ammissione di debito, poiché questi, nel domandare lo sconto, non sta facendo altro che ammettere il credito altrui. 

Questa dichiarazione ha conseguenze sul piano pratico. Difatti, se mai il creditore dovesse rifiutare l’offerta, potrebbe utilizzare tale scritto a firma del debitore per ottenere, nei suoi confronti, un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo. Che significa? Che, una volta ottenuto il decreto ingiuntivo dal giudice, il creditore potrebbe agire direttamente contro il debitore con un pignoramento, senza attendere i fatidici 40 giorni previsti dalla legge. Questo perché l’ammissione di debito è una forte prova scritta consegnata nelle mani del creditore.

Formula facsimile richiesta saldo e stralcio

Non esiste un modello legale di richiesta di pagamento a saldo e stralcio. L’importante è far riferimento alla natura del debito e all’importo che si intende pagare. Se il debitore deve sollevare delle contestazioni in merito alla prestazione erogata dal creditore sarà bene – anzi indispensabile – che lo faccia direttamente in tale richiesta per le ragioni che vedremo di qui a breve.

Differenza tra saldo e stralcio e pagamento a rate

Di solito, il creditore è disposto ad accettare un saldo e stralcio solo a condizione che il pagamento avvenga in breve tempo e comunque non a rate, ma nulla esclude che si possa procedere a un accordo misto dove, pur a fronte di uno sconto sul dovuto, venga concordato un adempimento in due o più rate. In questo, la legge non detta alcuna regola lasciando libere le parti di regolare per come meglio credono i propri interessi.

Cosa succede dopo l’accettazione di pagamento a saldo e stralcio?

Se il creditore dovesse rifiutare l’offerta di saldo e stralcio, le cose tra le parti non cambierebbero e, molto probabilmente, si finirà con lo scontro in tribunale e con un successivo pignoramento. Diversamente, si concluderà un nuovo accordo. 

Il nuovo accordo deve avere la stessa forma di quello precedente: per cui, se il contratto inadempiuto era stato riportato su una scrittura privata, anche l’accordo volto ad accettare il saldo e stralcio – e quindi a ristabilire il prezzo della prestazione – deve avere la medesima forma; se si tratta di un atto notarile, anche il nuovo deve essere identico. 

Come difendersi da un saldo e stralcio

La proposta di saldo e stralcio può essere un’arma a doppio taglio sia per il creditore che per il debitore. Ciascuno dei due, quindi, farà bene ad adottare apposite cautele. Vediamo quali.

Come il creditore si difende da un saldo e stralcio

Il creditore potrà inserire una clausola volta a tutelare se stesso da un ulteriore inadempimento da parte del debitore. 

Nell’esempio di prima immaginiamo che Mattia, dopo aver incassato l’accettazione di Antonio a pagare solo 900 euro non versi neanche questo importo. A questo punto, Antonio, se ha accettato di firmare un nuovo contatto con Mattia, potrà tutt’al più chiedere i 900 euro e non la somma maggiore originariamente dovuta.

Per evitare quindi che il creditore resti fregato dal debitore, questi potrà inserire nel contratto una clausola in cui si riserva, in caso di ulteriore inadempimento, di richiedere l’originario importo a questi dovuto. 

Detto passaggio è molto importante: bisognerà specificare, nel secondo accordo, che l’accettazione di pagamento a saldo e stralcio non costituisce una novazione del precedente contratto, ossia non sostituisce il vecchio accordo con uno completamente nuovo.

Come il debitore si difende da un saldo e stralcio

Abbiamo anche detto che la proposta di saldo e stralcio costituisce ammissione del debito che renderebbe al debitore impossibile, in un secondo momento, contestare il credito azionato dal creditore in un eventuale giudizio. Quindi, sarà bene che il debitore, nell’offrire un importo scontato à forfait, specifichi che tale offerta «non costituisce ammissione di debito».

Troverai un modello di proposta a saldo e stralcio qui sotto.


MODULO / FAC SIMILE

Modello con facsimile di saldo e stralcio

Spett.le Società ….

Con riferimento al contratto del …… e al credito da voi preteso di euro ……, si offre, a saldo e stralcio dell’intera posizione, la somma di euro…, senza che ciò costituisca ammissione di debito o di responsabilità alcuna, ma solo a fini transattivi.

Data, firma


Fonte articolo: sito web La Legge per Tutti del 14/06/2020, url https://www.laleggepertutti.it/408039_pagamento-a-saldo-e-stralcio

Autore immagine: pixabay.com