Tempo sino al 31 marzo 2018 per presentare la domanda di anticipo pensionistico a carico dello Stato.

Il tempo stringe per i lavoratori appartenenti alle categorie tutelate che vogliono beneficiare dell’Ape sociale, cioè della possibilità di uscire dal lavoro con 3 anni e 7 mesi di anticipo grazie a un assegno pagato dallo Stato: l’Inps, con una recente circolare, ha difatti ricordato che il termine per presentare le domande di certificazione dei requisiti per l’Ape sociale scade il 31 marzo 2018 [1].

Sarà comunque possibile, dopo questa data, presentare altre domande di certificazione dei requisiti entro il 15 luglio 2018, oppure, tardivamente, entro il 30 novembre 2018 ma, in quest’ultimo caso, l’accesso all’anticipo pensionistico potrà essere accolto solo se risulteranno risorse residue.

Per poter presentare la domanda nel 2018, ad ogni modo, è necessario che il requisito contributivo (30 anni o 36 anni di contributi, a seconda della categoria di appartenenza, con un massimo di 2 anni di sconto per le donne), assieme agli altri requisiti richiesti per le specifiche categorie di beneficiari dell’Ape sociale siano maturati entro il 31 dicembre 2018.

Non si sa ancora, invece, se l’Ape social sarà prorogata al 2019: si attende, a questo proposito, l’emanazione di un apposito intervento legislativo.

Ma procediamo per ordine e vediamo, in merito alle domande in scadenza diApe sociale, quali sono gli adempimenti necessari per presentare le richieste di certificazione dei requisiti e le domande di anticipo pensionistico.

A chi spetta l’Ape sociale

Ricordiamo che l’Ape sociale è un assegno mensile, a carico dello Stato, che sostiene il lavoratore fino al perfezionamento del requisito d’età per la pensione di vecchiaia (dal 2018 pari a 66 anni e 7 mesi per tutti, dal 2019 pari a 67 anni), sino a un massimo di 3 anni e 7 mesi (in pratica, per chi matura la pensione di vecchiaia dal 2019 il requisito di accesso si sposta a 63 anni e 5 mesi, anche se sul punto si attendono chiarimenti dall’Inps). L’assegno è uguale alla futura pensione, ma non può superare 1.500 euro mensili.

Possono accedere all’Ape sociale, nello specifico, i lavoratori che, al momento della domanda, abbiano già compiuto 63 anni di età e che siano, o siano stati, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (Ago, che comprende gli iscritti al fondo pensione lavoratori dipendenti e alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi), alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, o alla gestione Separata Inps, purché cessino l’attività lavorativa e non siano già titolari di pensione diretta.

I lavoratori devono appartenere a particolari categorie tutelate: disoccupati di lungo corso, caregiver, invalidi dal 74% in su e addetti ai lavori gravosi.

Come si presenta la domanda di certificazione del diritto all’Ape sociale

Per ottenere l’anticipo pensionistico a carico dello Stato bisogna innanzitutto inviare domanda all’Inps di certificazione del diritto all’Ape sociale. Questa domanda può essere inoltrata tramite patronato, o direttamente dall’interessato attraverso il portale web dell’Inps, se in possesso delle credenziali di accesso (codice Pin dispositivo, carta nazionale dei servizi o identità unica digitale Spid di secondo livello).

Eseguito l’accesso al portale, bisogna seguire il percorso: “Domanda di prestazione pensionistica: pensione, ricostituzione, ratei maturati e non riscossi, certificazione del diritto a pensione”; bisogna poi cliccare su “Nuova domanda” nella colonna di sinistra.

La domanda di certificazione dei requisiti, per chi matura i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2018, può essere inviata entro il 31 marzo 2018, oppure entro il 15 luglio 2018. Come abbiamo detto, possono essere prese in considerazione anche le domande pervenute dopo queste date, purché entro il 30 novembre 2018, ma solo se vi siano risorse residue.

Entro quando è inviata la certificazione dell’Inps del diritto a pensione

Una volta ricevute le domande di certificazione dei requisiti, l’Inps deve verificare, in base al numero dei richiedenti e dal perfezionamento o meno delle condizioni richieste (non tutti i requisiti, comunque, devono essere perfezionati alla domanda di certificazione, in quanto alcuni possono essere certificati dall’Inps in prospettiva, come il possesso degli anni di contributi richiesti per la categoria di appartenenza), quali sono i beneficiari dell’anticipo pensionistico. Ai beneficiari è inviata una comunicazione dall’istituto in cui sono certificati i requisiti per l’Ape social. Per le domande di certificazione dei requisiti inviate entro il 31 marzo 2018, si stima che la risposta dell’Inps arriverà entro il 30 giugno 2018.

L’Inps, in particolare, comunicherà agli interessati l’esito dell’istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio:

  • entro il 30 giugno per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo;
  • entro il 15 ottobre 2018 per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 15 luglio 2018;
  • entro il 31 dicembre per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 30 novembre.

Come si presenta la domanda di Ape sociale

Una volta certificati i requisiti, gli interessati possono inviare la domanda di Ape sociale tramite il sito web dell’Inps (come abbiamo osservato, se in possesso delle apposite credenziali) o avvalendosi di un patronato. Nello specifico, per presentare la domanda di anticipo pensionistico, bisogna accedere al sito dell’Inps con le proprie credenziali (codice fiscale e Pin, oppure carta nazionale dei servizi, o identità digitale Spid) e seguire il percorso: “Altre prestazioni/Anticipo pensione/Ape sociale”.

Esiste anche la possibilità, per chi possiede già tutti i requisiti per l’Ape sociale, di inviare la domanda di certificazione del diritto all’anticipo assieme alla domanda di pensione vera e propria. Per la conferma del diritto al trattamento e la sua liquidazione, però, si deve sempre aspettare la risposta dell’Inps.

Entro quando è pagata l’Ape sociale

Per le nuove categorie di beneficiari dell’Ape sociale (caregiver che assistono parenti o affini di 2° grado, nuove categorie di addetti ai lavori usuranti, nuove categorie di disoccupati), che abbiano presentato sia la domanda di verifica delle condizioni sia quella di accesso al beneficio entro il 31 marzo 2018, l’anticipo pensionistico avrà decorrenza, in deroga al regime stabilito per il 2018, dal primo giorno del mese successivo al perfezionamento di tutti i requisiti, compresa la cessazione dell’attività lavorativa. Il trattamento non potrà in ogni caso avere decorrenza anteriore al 1° febbraio 2018.

Questo, perché coloro che rientrano in queste categorie non hanno potuto, in precedenza, presentare la domanda di verifica delle condizioni di accesso, nonché la domanda di accesso all’agevolazione completa di tutti gli elementi necessari per l’istruttoria.

note

[1] Inps Circ. 34/2018.

Fonte: https://www.laleggepertutti.it/198943_ape-sociale-domande-in-scadenza