Come sapere se hai debiti con Agenzia Entrate Riscossione o con gli altri esattori delle imposte locali: l’estratto di ruolo cartaceo e online.

19 Luglio 2018

Negli ultimi anni ti sono arrivate numerose diffide di pagamento tra imposte e multe stradali. Probabilmente non hai versato neanche il bollo auto e l’imposta comunale sui rifiuti. Già in passato avevi ricevuto un accertamento per omesso versamento dei contributi, dell’Irpef, dell’Imu, della Tasi e di altre imposte dovute all’Agenzia delle Entrate. Così nel frattempo sono arrivate delle cartelle esattoriali. L’Agente della riscossione non se l’è fatto ripetere due volte e ti ha sollecitato il versamento degli importi non corrisposti. Nel frattempo hai cambiato residenza e, nel trasloco, non hai fatto in tempo a controllare le raccomandate arrivate al vecchio indirizzo prima del cambio di residenza. Nello stesso tempo, alcune cartelle potrebbero essere state smarrite. Volendo riprendere in mano la situazione e richiedere magari una dilazione del pagamento per evitare pignoramenti e fermi auto, ti chiedi come verificare le cartelle esattoriali sino ad oggi ricevute. Esiste più di un modo per ottenere le informazioni che stai cercando; tra queste vi è anche la possibilità di avere copia delle cartelle online, tramite cioè un accesso al sistema informatico dell’Agente della Riscossione. Nulla di complicato, potrai farlo da casa con il tuo computer, con le istruzioni che a breve ti daremo.

Dunque, se stai cercando di sapere come verificare le cartelle esattoriali non pagate e che ti sono state notificate, ecco alcuni utili suggerimenti che fanno proprio al caso tuo.

Indice

  • 1 Si possono verificare le cartelle esattoriali?
  • 2 Come verificare le cartelle esattoriali allo sportello dell’Agente della Riscossione
  • 3 Come verificare le cartelle esattoriali online

Si possono verificare le cartelle esattoriali?

Ogni cittadino può sapere, in tempo reale, quali sono le cartelle esattoriali che gli sono state notificate. Non può invece conoscere quelle che ancora gli devono essere spedite, prima cioè della formazione del cosiddetto “ruolo” (il documento emesso dall’Agenzia delle Entrate, Inps, Comune, ecc. con cui viene certificato il proprio credito).

Il documento che contiene l’elenco delle cartelle esattoriali notificate al contribuente si chiama estratto di ruolo. È un documento formato internamente all’Agente della Riscossione sulla base di quanto risulta nei propri archivi computerizzati.

La giurisprudenza della Cassazione ritiene che l’estratto di ruolo sia una valida prova dell’esistenza del credito. Esso cioè dimostrerebbe l’esistenza del debito in capo al contribuente e il suo ammontare.

L’estratto di ruolo però non dimostra l’avvenuta notifica della cartella per la quale è necessario che l’Esattore produca qualcosa in più: la cartolina della raccomandata con avviso di ricevimento o la relazione di notifica effettuata dal messo notificatore. Quindi, chi intende contestare la cartella per omessa notifica, può farlo benché l’estratto di ruolo indichi che la consegna è avvenuta correttamente.

Si può impugnare l’estratto di ruolo contenente cartelle mai ricevute entro 60 giorni dalla consegna dell’estratto medesimo. Qualche giudice ritiene che il termine (indicato dalla Cassazione) non sia perentorio: basterebbe infatti farsi rilasciare un nuovo estratto di ruolo per ottenere altri 60 giorni di tempo per l’impugnazione. Come detto la contestazione deve avere ad oggetto unicamente l’omessa notifica. Spetta all’Agente della Riscossione la prova contraria.

Come verificare le cartelle esattoriali allo sportello dell’Agente della Riscossione

Il primo modo per avere l’estratto di ruolo è recarti allo sportello dell’Agente della Riscossione. Chiaramente dovrai recarti presso l’Agenzia Entrate Riscossione per tutte le imposte erariali, mentre per quelle locali (Comune e Regione) dovrai rivolgerti alla società privata di riscossione con cui l’ente locale ha stipulato la convenzione (un tempo era, per tutti i comuni, Equitalia; oggi c’è libertà di scelta e ogni amministrazione può scegliere l’Agente che preferisce).

L’addetto allo sportello dovrà consegnarti gratuitamente l’estratto di ruolo. Di solito non è necessario aspettare: anche quando si tratta di numerosi fogli, la consegna avviene sul momento stesso.

Ti verrà dato un tabulato dal quale potrai evincere tutte le cartelle che ti sono state spedite, con l’indicazione della causale (ossia il tributo e il codice tributo di riferimento), l’importo, il numero della cartella e la data di notifica della stessa, la data di formazione del ruolo.

Come ti ho anticipato poc’anzi, potresti accorgerti che, dall’elenco, risultino cartelle che non hai mai ricevuto. Per assicurarti di ciò puoi presentare una istanza di accesso agli atti amministrativi per verificare se l’Agente della Riscossione è in possesso delle ricevute di notifica: per le raccomandate si tratta dell’avviso di ricevimento, mentre per le consegne a mani si tratta della relazione di notifica che redige al momento il messo notificatore.

Se, al momento dell’arrivo del postino o del messo notificatore, non eri in casa, insieme alle suddette prove ti deve essere mostrata anche quella dell’invio di una seconda raccomandata, quella con cui ti viene data notizia del deposito dell’atto presso l’ufficio postale o presso la Casa comunale per la giacenza. Se manca questa seconda comunicazione la notifica si considera nulla. Difatti, ogni volta che il contribuente è momentaneamente irreperibile (ad esempio, quando la mattina è fuori per lavoro), l’addetto alla notifica gli spedisce una lettera raccomandata con cui lo informa del tentativo di notifica e del deposito dell’atto in giacenza.

Come verificare le cartelle esattoriali online

Hai un secondo modo per verificare le cartelle esattoriali a tuo nome: tramite computer. Se si tratta dell’Esattore delle imposte locali dovrai collegarti sul sito di quest’ultimo e verificare le istruzioni che vengono fornite per la richiesta dell’estratto di ruolo. Invece, per Agenzia Entrate Riscossione esistono due sezioni: una per cittadini e un’altra per imprese.

Se sei un cittadino, puoi verificare le cartelle a partire dall’anno 2000, pagare, controllare le rateizzazioni e le procedure in corso.

Puoi accedere al servizio online di verifica delle cartelle di pagamento in quattro modi diversi:

  1. tramite SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale: per ottenere un’identità digitale SPID, è necessario fare richiesta ai gestori accreditati Agid, i cosiddetti “Identity Provider” che, dopo aver verificato i tuoi dati, emetteranno l’identità digitale e ti rilasceranno le credenziali (nome utente, password e codice temporaneo);
  2. tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate registrandoti a Fisconline. In tal caso il nome utente è il tuo codice fiscale mentre, sia la password che il codice pin ti verranno forniti da Agenzie delle Entrate;
  3. tramite il sito dell’INPS dove il nome utente è il tuo codice fiscale mentre il pin ti viene fornito da INPS;
  4. tramite la Carta Nazionale dei Servizi.

In particolare, una volta ottenuta la videata con l’estratto è possibile leggere i dati su 10 colonne:

  • Numero documento: indica gli estremi della cartella di pagamento o di qualsiasi altro documento notificato al contribuente;
  • Descrizione: specifica se si tratta di cartella di pagamento o di altro documento come per esempio un preavviso di fermo, di ipoteca, una intimazione di pagamento, ecc.;
  • Ente creditore/Impositore: indica l’amministrazione titolare del credito, a cui bisogna eventualmente rivolgersi per ottenere sgravi o rettifiche;
  • Data notifica: si tratta di un campo molto importante perché indica la data in cui ad Equitalia risulta notificata la cartella; in tal modo il contribuente potrà verificare se, effettivamente, ha ricevuto il plico. Se, al posto della data dovesse essere riportato 00/00/0000 significa molto probabilmente che la notifica non è mai avvenuta o non è andata a buon fine e, pertanto, il contribuente può agire per chiedere la cancellazione del debito;
  • Iniziale: è il capitale iniziale da pagare, per come indicato nell’atto notificato da Equitalia;
  • Da pagare: è il residuo da pagare (il dato risulta importante quando sono in corso dilazioni di pagamento);
  • Presenza sospensione: indica se un’autorità giudiziaria o amministrativa, o lo stesso ente titolare del credito o Equitalia medesima hanno sospeso l’efficacia esecutiva dell’atto. La sospensione comporta che non è più possibile il pignoramento, il fermo o l’ipoteca;
  • Presenza sgravio: indica se è stato disposto lo sgravio del relativo importo;
  • Presenza rateazioni: indica se per quell’importo il contribuente ha ottenuto, dietro apposita richiesta, una rateazione;
  • Dettagli: altri dati che potrebbero essere utili.

Per l’utenza Inps (solo persone fisiche) basta collegarsi al sito www.inps.it. Nell’area Servizi online alla voce “Richiesta PIN On Line” si trovano tutte le indicazioni necessarie per registrarti.

Attraverso la lettura dell’estratto di ruolo online:

  • si può consultare l’elenco delle cartelle pagate dopo il 2000;
  • si può consultare l’elenco delle cartelle di pagamento non ancora pagate, per intero o in parte;
  • si possono consultare le informazioni di dettaglio per ogni avviso o cartella (l’importo da pagare, la data della notifica, lo stato di eventuali provvedimenti di sgravio, sospensione, rateizzazione, ecc.);
  • generare il codice RAV relativo alla cartella da pagare e saldare il proprio debito.

Fonte: https://www.laleggepertutti.it/222975_come-verificare-cartelle-esattoriali